Sessanta racconti
Nei
“Sessanta racconti” è compresa la maggior parte dei racconti appartenenti anche
alla “Boutique”. Emerge però qui un altro dei temi buzzatiani fondamentali,
quello della città, vista come luogo in cui regna il caos, la cattiveria e
l’angoscia. Ad esempio ne “Il problema dei posteggi”, il banale parcheggio di
una macchina si trasforma in una situazione assurda e grottesca, il
protagonista perde addirittura una giornata di lavoro ed è costretto a lasciare
l’automobile in periferia, dove decide di abbandonarla definitivamente,
considerata ormai un modello troppo vecchio e brutto dalla moderna società
industrializzata. Ne “La peste motoria”, dove è ripreso il celebre episodio
manzoniano, le vetture sono colpite dalla peste: la paura del contagio genera
panico e le macchine, che sembrano provare sensazioni fisiche, vengono bruciate
anche se non hanno contratto la malattia; il protagonista è tradito dall’amico
meccanico il quale, invece di aiutarlo, invia al proprio posto due monatti
crudeli che sequestrano il veicolo e lo gettano nel fuoco.
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